Scheda film

Da sette secoli il 14 e il 15 agosto di ogni anno la Basilica di Santa Maria della città di Elche si converte in teatro, con uno spettacolo nel quale come pubblico e come protagonista, partecipa l'intera popolazione locale. Lo spettacolo commemora l'Assunzione della Vergine, uno degli episodi fondamentali della liturgia cattolica, basandosi non soltanto di canto gregoriano e di preghiere, ma anche d'una trama teatrale, di carattere operistico dialogata in valenziano, idioma che deriva dalla lingua catalana. Il "Mistero d'Elche" considerata dagli esperti come la prima "opera" conosciuta richiede un impiego straordinario di messa in scena e di interpretazione collettiva. Le prime rappresentazioni del Mistero hanno avuto luogo nella Basilica di Santa Maria nel secolo XIV della nostra era, grazie ad una speciale dispensa del Pontefice Urbano VIII, il quale consentì una deroga alle rigifde prescrizioni del Concilio di Trento, relative al divieto d'ogni spettacolo profano nell'interno delle chiese. La drammatizzazione liturgica si divide in due parti: Vespri e Festa che si celebrano i giorni 14 e 15 agosto. La prima parte inizia con l'ingresso della Vergine nella chiesa e si chiude con la sua morte, accompagnata da quattro angeli e dagli apostoli che innalzano in alto verso la cupola una immagine che ne simbolizza l'anima. Il giorno seguente si rappresenta il seppellimento della Vergine e la sua incoronazione con finale di applausi, organo, campane e mortaretti. Gli attori sono tutti semplici abitanti della città di Elche. e in accordo con la tradizione medievale i personaggi femminili sono affidati a bimbi ed adolescenti. La soppravvivenza di codesto Mistero, eccezionale in Europa durante sette secoli testimonia una atmosfera di fervore e partecipazione mistici che riproduce naturalmente il clima delle rappresentazioni religiose del Medioevo.