Scheda film
A tanitványok
Partecipazioni
- Settimana Internazionale della Critica42. Mostra Internazionale del Cinema (1985)
- Titolo Biennale
- A tanitványok
- Titolo Originale
- A tanitványok
- Tit. Distr. Eng.
- The Disciples
- Tit. Trad. Ita.
- I discepoli
- Anno
- 1985
- Produzione
- Mafilm - Studio Budapest
- Regia
- Géza Bereményi
- Sceneggiatura
- Géza Bereményi
- Fotografia
- Sándor Kardos
- Musica
- Ferenc Darvas
- Nazionalità
- Ungheria
- Lingua
- Ungherese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- 35 mm
- 103 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Teri Losonci
- Costumi
- Gyula Pauer
- Sinossi
Seconda metà degli anni ’30. Il contadino Jézsef Fehér lascia il paese natale per Budapest dove vorrebbe iscriversi all’università, ma arriva tardi: il primo semestre è già cominciato, le domande d’iscrizione sono chiuse. Il caso gli fa incontrare il professor Zoltan Magyary, direttore di un istituto di ricerca, che lo prende sotto la sua protezione, ammettendolo al Centro di Ricerche sulle Regioni e la Popolazione. Sotto la guida di Magyary, i suoi allievi, o forse sarebbe meglio chiamarli “discepoli”, stanno svolgendo un’approfondita inchiesta sulle condizioni sociali dell’Ungheria, paese eminentemente agrario, e preparando una serie di riforme dell’amministrazione pubblica. Qui Fehér fa amicizia soprattutto con Imre Tòròk, anch’egli di origine contadina, di idee rivoluzionarie. Nel frattempo per guadagnarsi da vivere dà lezioni di economia a Alex, rampollo di una famiglia aristocratica, che però preferisce l’alcol e le donnine agli studi e ai doveri del proprio rango.
I collaboratori del Centro di Ricerche che ha l’appoggio del conte Pal Teleki, geografo insigne e ministro della Cultura preparano un ’esposizione che e il frutto delle loro ricerche. Teleki inaugura la mostra, ma lo scandalo per le proposte “rivoluzionarie” della mostra è così grande che è costretto a farla chiudere, anche per non compromettere la propria carriera politica: di lì a poco, infatti, Teleki diventa primo ministro. Scoppia la seconda guerra mondiale, Fehér è chiamato alle armi. Verso la fine del conflitto aiuta Magyary e i suoi discepoli a recuperare, tra le rovine dell’istituto bombardato, i documenti delle ricerche e i piani delle riforme, alcune delle quali saranno attuate dopo la guerra.
1985: ]òzsef Fehér, ormai in pensione, riceve la visita di suo figlio che non vede da qualche anno. Insieme vanno a trovare uno dei “discepoli” del Centro che sta morendo all’ospedale.