Scheda film
- Titolo Biennale
- Fratelli
- Titolo Originale
- Fratelli
- Anno
- 1985
- Produzione
- RAI - Rete 3
- Regia
- Loredana Dordi
- Fotografia
- Angelo Sciarra
- Musica
- Egisto Macchi
- Nazionalità
- Italia
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- 35 mm
- 100 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Mirella Mencio
- Scenografia
- Nicola Rubartelli
- Costumi
- Giovanna La Placa
- Sinossi
Un uomo vive con il fratello malato, Pietro, in un grande appartamento. Tentua lontana dagli sguardi, sottratta alla conoscenza degli altri, la casa è un luogo isolato dal mondo, dove i fratelli si chiudono e dove non entrerà nessuno. In questo spazio la malattia di Pietro resta per il fratello un enigma: non è possibile definirla, catalogarla, trovare le chiavi del codice che permetta di comprenderla. Piero da parte sua, ha paura di un rapporto vivo, reale e si rifugia nel rapporto coi fantasmi della propria fantasia, con i riflessi delle sue stesse immagini, con il prolungamento di sé negli oggetti e nei suoni. Il fratello tenta continuamente, attraverso l’uso insistente della parola, di impadronirsi dell’esperienza dell’ altro, ma la realtà profonda dell’altro gli sfugge. Solo nel rapporto con la donna l’esperienza di Pietro si disvela poco a poco. Con lei riesce ad avere frammenti di un rapporto vivo e reale. Attraverso il riso e il corpo, la donna insegna a Pietro a percepire la distanza delle cose tanto da poterle nominare, lo avvicina alla realtà della parola e dei gesti; gli insegna a vedere e sentire il mondo, l’altro da sé. Il fratello, invece, è il custode che sottrae Pietro al confronto con il mondo esterno. Ma le manovre difensive e di occultamento per impedire il contatto con la realtà falliscono. E la sofferenza e l’angoscia riemergono più acute che mai; Il fratello cerca di contrapporsi alla malattia costruendo nello spazio della casa un suo ordine retto dalle norme che regolano i ritmi quotidiani: la sveglia, le vestizioni, i pranzi, i viaggi immaginari all’interno, le passeggiate fuori. C’è il tentativo da parte del fratello di mettere insieme i frammenti dell’ esperienza, di ricostruire i pezzi di un mondo reale attraverso una meticolosa osservazione e registrazione di ciò che avviene, ma Pietro scompagina e rompe i fili del suo lavoro. Tra i due fratelli esplode la violenza e inizia la separazione. Pietro si ritrae al mondo e si nasconde. Il fratello rimane solo. Il rapporto tra i due fratelli diventa silenzio, non trova più le parole per dirsi, ricordarsi, rappresentarsi. Al di là di ogni linguaggio comune possibile, si fissa nell’immagine della sofferenza.