Scheda film
- Titolo Biennale
- Badge of the Assassin
- Titolo Originale
- Badge of the Assassin
- Tit. Distr. Ita.
- Il sigillo dell'assassino
- Tit. Distr. Eng.
- Badge of the Assassin
- Tit. Trad. Ita.
- Il marchio dell'assassino
- Anno
- 1985
- Produzione
- Dellwood Productions, Inc
- Regia
- Mel Damski
- Sceneggiatura
- Lawrence Roman
- Fotografia
- John Lindley
- Musica
- Tom Scott
- Nazionalità
- Stati Uniti D'America
- Lingua
- Inglese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 16 mm
- 96 minuti
- Genere
- Poliziesco
- Montaggio
- Elio Zarmati, Andrew L. Cohen
- Scenografia
- Clifford Searcy
- Costumi
- Ernie Misko, Kathleen Misko, Jennifer Butler
- Sinossi
La vicenda ha inizio nel 1971 quando gli agenti della polizia newyorkese Waverly Jones e Joseph Piagentini vengono uccisi ad Harlem, a colpi di pistola, senza motivo apparente. Conseguenza di ciò e l’avvio di un’indagine su vasta scala per catturare gli assassini. Il primo passo in avanti è compiuto tre mesi dopo quando l'investigatore Bill Butler si reca a S. Francisco dopo che Anthony Bottom e Albert Washington, membri del gruppo terrorista nero noto come BLA, che prova un gusto matto ad ammazzare poliziotti, sono stati arrestati mentre appunto cercavano di far fuori un certo numero di agenti di polizia. Due anni dopo gli assassinii, il caso è affidato a Robert K. Tanenbaum, aiuto dell'Avvocato Distrettuale, sezione omicidi di New York. Butler fornisce a Tanenbaum tutti i particolari finora emersi. La polizia ha due testimoni della sparatoria, ma uno di essi non ha identificato i colpevoli. La polizia, inoltre, ha posto in stato d’arresto Celia Torres e Alexandra Horn, testimoni materiali dei delitti, che quella notte si trovavano al quartier generale della BLA. Le due donne sono molto importanti per la soluzione del caso, ma poiché sono in prigione da tredici mesi, separate dei figli. Tanenbaum, che si rende conto di come sia stato commesso un errore increscioso, le fa scarcerare immediatamente. Poi incarica il detective nero Cliff Fenton di collaborare con Butler.
Affinché Bottom e Washington siano giudicati colpevoli di assassinio, è necessario trovare la pistola d'ordinanza posseduta dall'agente Piagentini. che è l'arma usata per ucciderlo, e Herman Bell, capo della BLA e effettivo istigatore dei delitti. Viene ascoltata la deposizione di Christine, la cui simpatia per la BLA è nota, la quale offre un resoconto completo di quanto era accaduto la notte degli omicidi. È chiaro che gli arrestati sono colpevoli, ma, se la pistola e Bell non si trovano, Tanenbaum non ha nessuna probabilità di vincere il processo.
Si accende un raggio di speranza quando Tanenbaum, Fenton e Butler sono convocati a New Orleans in occasione dell’arresto, per una rapina ad una banca di un certo numero di membri della BLA. Le autorità hanno anche individuato il bar in cui lavora la moglie di Bell, la quale li conduce a casa sua. Bell è arrestato e la perquisizione della sua abitazione porta alla scoperta di un arsenale di armi, ma tra queste non c’è la pistola. Tanenbaum stringe un patto con Lester May, uno dei membri della BLA arrestati in seguito alla rapina, il quale è disposto a dare informazioni in cambio di una riduzione della pena. Rivela l'ubicazione della pistola di Piagentini, che aveva seppellito insieme a Herman Bell, in un campo del Mississippi. Munito dell’arma del delitto, della testimonianza di May e con un testimone oculare degli assassinii, Tanenbaum è pronto per la battaglia finale. Le discussioni della giuria si protraggono senza interruzione, ma quando viene annunciato il verdetto conclusivo, giustizia è fatta e Washington, Bottom e Bell sono giudicati colpevoli di delitto di primo grado… si conclude così una vicenda che ha messo a dura prova i suoi protagonisti.