Scheda film

Il film racconta la storia della prima fanciullezza di Jacob. Da piccino egli vede il mondo da una posizione supina, ma anche a tre anni egli si sente piccolo, molto piccolo. Suo nonno è molto vecchio, e sempre steso nel letto dell'attico. Quando Jacob piange, il nonno batte per terra col suo bastone facendo tremare il soffitto, e Jacob urla. Il padre, disturbato dai suoi strilli, prende il bastone e lo appende sopra il letto di Jacob. Da quel giorno Jacob chiamerà il bastone "nonno". Nella vita vi sono tanti problemi, tante cose proibite. Non gli è permesso di tirare giù la tovaglia, quando si nasconde sotto il tavolo. Sua madre non è contenta quando bagna le mutandine, mentre era sempre così tenera quando faceva la stessa cosa da piccino. Inoltre il padre promette continuamente di picchiarlo, però non mantiene mai la promessa. A suo padre tutto è permesso, e naturalmente Jacob vorrebbe fare come lui, non gli permettono nemmeno di sbattere la porta, o di bere del cognac come fa suo padre. E' un bambino insopportabile, per cui i genitori chiamano un medico e persino uno psichiatra. Questi però non comprendono il suo modo logico di pensare. Quando egli brucia la tavola preparata per il suo compleanno, finalmente viene bastonato come tutti gli altri bambini. Finalmente suo padre ha mantenuto la promessa.